Intorno al secolo X o giù di lì, Visciano riprende il suo cammino etnico, dopo un interminabile silenzio durato molti secoli per le invasioni
e distruzioni barbariche che, quasi, cancellarono dalla scala topografica intere zone della Terra di Lavoro di cui il nostro paese faceva parte.
E bisogna giungere intorno alla seconda metà dell’anno Mille (sec. XI), consultando il Regesto delle pergamene conservate negli archivi della Biblioteca monumentale dei Monaci di
Montevergine a Loreto di Mercogliano per stabilire, approssimativamente, la ripresa vitale del
nostro popolo. Ma in questa sede non intendiamo rifare la storia del nostro paese, rimandando il nostro benevolo lettore ad un nostro scritto edito nel 1979, (Visciano, storia,
leggenda, folklore), bensì, evidenziare un altro aspetto
che per circa settant’ anni ha concorso alla sua
elevazione: il CARRO VOTIVO sul quale veniva, ogni anno, cantata una Canzone, il Sabato prima che iniziasse la Festa in onore della Madonna Consolatrice del Carpinello nella
penultima Domenica di Luglio.Il CARRO VOTIVO: una felice intuizione dei fratelli Montella (Raffaele, Felice e Andrea) di cui Raffaele componeva una Canzone in onore della Madonna
del Carpinello, e Felice e Andrea pensavano all'allestimento, alla scenografia e preparazione del carro, aiutati, a volte, anche dai piccoli Salvatore e Felice, rispettivamente
figli di Raffaele e Andrea che trasportavano le “frasche” per l’addobbo. Ma lasciamo parlare Raffaele Montella, il nostro compianto poeta e cantore della Consolatrice, che
in una intervista rilasciata in Luglio 1986, a cura del Comitato Festa del centenario, ci spiega la nascita della tradizione del Carro:“Il Carro è una tradizione che, prima della
svolta del 1931, rappresentava, come del resto avviene ancora oggi nei paesi della nostra zona, il segnale, I ‘annuncio della festa, che avveniva di notte, fino alle prime
luci
dell’alba ed alla comparsa della stella Diana. Aveva in effetti il significato della sveglia invitante alla festa, all'allegria. Si scritturavano musicanti di altri paesi che
suonavano motivi allegri ed
accompagnavano canti della tradizione popolare. Non rare volte l’allegria si trasformava in baldoria a causa delle abbondanti libagioni ... Dal 1931, invece, il Carro perse il
significato popolare e pagane gigante ed assunse quello più spiccatamente allegorico e religioso, che ancora oggi, lo caratterizza.
Tratto dal lavoro di Fioravante Meo ( La Fede sopra un Carro )
Il Carro Votivo, una felice intuizione dei fratelli Montella (Raffaele, Felice e Andrea) di cui Raffaele componeva una canzone in onore della Madonna del Capinello, e Felice e Andrea pensavano all'allestimento, alla scenografia e preparazione del Carro, aiutati, a volte, anche dai piccoli Salvatore e Felice, rispettivamente figli di Raffaele e Andrea che trasportavano le "frasche" per l'addobbo.
23 luglio 1930 -
Un pauroso terremoto aveva sconvolto i festeggiamenti in onore della Madonna.
Il sisma aveva provocato al paese danni ancora visibili, ma, al di là di quelli, una lacerante ferita sul tessuto emotivo.
La sacralità violata nel momento culminante dei festeggiamenti impone un'idea nuova, capace di dar vita ad
un'azione sacrificale riparatrice e stimolatrice. Basta, allora, con la pagana Diana, Messaggera di Festa, che invita alla baldoria e prepara alla partecipazione veemente e corale,
tipica delle feste meridionali. 'A Riana si trasforma in Carro della Madonna.
Occorre riparare la sacralità violata e ringraziare 'a Padrona per il pericolo
scampato. Così nasce il Carro Votivo sul quale veniva, ogni anno, cantata una Canzone, il Sabato prima che iniziasse
la Festa in onore della Madonna Consolatrice del Carpinello nella penultima Domenica di Luglio
Folklore, Cultura e Tradizioni
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Un evento miracoloso e cioè il ritrovamento di un quadro della
"Madonna Bruna", avvenuto forse nel 1616, sotto un albero di carpine, durante un'epidemia di peste, segnò l'inizio di una svolta nella vita religiosa e sociale di Visciano. La Madonna del
"Carpinello", è stata sempre un punto di riferimento non solo per i viscianesi ma per tutti coloro che a lei si rivolgono con fede. Ella ha ispirato, il nostro concittadino, Padre Arturo
D'Onofrio a fondare nel 1943 "La Piccola Opera della Redenzione" che, oggi, accoglie migliaia di Fanciulli abbandonati ed orfani non solo in Italia, ma anche in America Latina, in Africa, in
India etc. Il Santuario Basilica di Maria SS. Consolatrice del Carpinello, è così diventato meta di migliaia e migliaia di pellegrini che vengono per implorare e ringraziare la Madonna e lasciare
un obolo per l'Opera della Redenzione.
Questo moderno e maestoso Tempio è stato inaugurato nel 1971, a forma
ottagonale che ha all'interno un monumentale Trono marmoreo che accoglie il "Quadro della Madonna", la Cappella della Conciliazione,la Cripta dove ora riposa in pace Padre Arturo, il Presepe ed
un Museo della civiltà contadina. Pregevole è il Campanile alto 70 m. con alla sommità la Statua della Madonna alta 6,40. Le altre opere di Padre Arturo sono: il "Villaggio del Fanciullo", in via
Camaldoli, con all'interno la "Cappella dei Santi Angeli Custodi"ove, in un artistico sepolcro, riposano le spoglie di Madre Anna Vitiello, Cofondatrice della Congregazione delle Piccole Apostole
della Redenzione; la "Casa degli Anziani" e "L'Oasi di Maria", luogo di accoglienza e di ristoro.
Passeggiando per le vie del "Centro Antico" si possono vedere: Il
"Monumento ai Caduti", la cui Abside faceva parte di una Cappella della Madonna delle Grazie, costruita nel 1606; la "Parrocchia di Maria SS. Assunta in Cielo", costruita nel 1739 e varie volte
restaurata per danni da terremoti, che custodisce opere marmoree, dipinti e Statue di pregio.
Molti Palazzi padronali risalenti ai sec. XVII - XVIII, sono
caratteristici per i portali in piperno, ampi cortili lastricati di pietra bianca, dove erano sistemati i servizi e le abitazioni dei servi. Sono ancora in buono stato, inoltre, il "Cortiglio" e
la "Massaria".
Sempre nel centro Antico vi è la Chiesa di San Sebastiano, un gioiello
architettonico che però versa in un notevole stato di degrado e che si spera di vederla restaurata.
Dopo questo percorso volendo, si può, anche a piedi, raggiungere
"L'Eremo dei Camaldoli", costruito nel 1600, che è uno splendido esempio di architettura barocca che comprende la Chiesa, le celle un tempo occupate dai monaci camaldolesi, uno stupendo belvedere
e terreni agricoli coltivati con metodo biologico. Presso l'Eremo è possibile organizzare Convegni, Corsi di perfezionamento ed anche soggiornare con pensione completa.
Di particolare richiamo turistico sono alcune manifestazioni come il
Presepe Vivente (4 -6 Gennaio), le festività di Carnevale ed il Luglio Viscianese.
Il Presepe vivente si svolge nel Centro Antico e ripropone con fedeltà
gli usi ed i costumi del tempo della nascita di Gesù con la partecipazione di circa 600 figuranti, tutti viscianesi.
La Festività di Carnevale fanno rivivere alcune tradizionali e
folcloristiche esibizioni di personaggi come i dodici mesi, la canzone di Zeza, la quadriglia ed il laccio d'amore.
Il Luglio Viscianese si svolge tutto in onore di Maria SS. del
Carpinello con manifestazioni religiose e festeggiamenti esterni di grande valore artistico. Il momento più esaltante e commovente è la solenne "Processione della Vergine" per le vie del paese
con la fervida partecipazione di migliaia di fedeli, provenienti da tutte le parti; molto sentita è anche la Marcia dei Battenti o "Vattienti".
Le manifestazioni civili sono rappresentate dalle artistiche
luminarie, dai concerti bandistici, dall'esibizione di artisti di fama nazionale, dai fuochi pirotecnici etc. Un'altra tradizione iniziata nel 1931, e che si rinnova ogni anno, è quella del
"Carro Votivo" che adeguatamente addobbato, il sabato precedente la festa,percorre le vie del paese ed uno o più cantanti, accompagnati da una piccola orchestrina, cantano canzoni in onore della
Madonna.
Visciano gode di una posizione geografica invidiabile, perché in zona
collinare, con abbondante vegetazione, a 340 metri su livello del mare e con un ambiente ancora salubre e fresco specie nei mesi estivi